MAGNETOTERMICO.
E' di fatto un interruttore, la sua naturale collocazione è il quadro elettrico.
Agisce in tre modi:
1 - Manuale tramite la leva di comando
2 - Automaticamente grazie ad un fenomeno magnetico, praticamente un relè.
3 - Automaticamente grazie ad un fenomeno termico che sfrutta il diverso allungamento di due metalli.
Salto a piè pari la spiegazione del funzionamento teorico ma già si comincia ad intuire che il nome deriva dalla combinazione dei due fenomeni.
E' importante che tu non abbia alcun dubbio in merito alla differenza tra corrente e tensione, nel caso leggi Che cosa è la corrente?.
A Cosa Serve.
E', anzi sono perchè non è mai solo, installati per uno scopo preciso; quello di operare un'interruzione quando c'è un superamento anomalo di intensità di corrente, quindi di Ampere. Significa che se quella parte di impianto protetta dal magnetotermico assorbe Ampere oltre i valori impostati, questo interviene e "stacca" senza tanti complimenti.

Capita tipicamente quando si usano contemporaneamente elettrodomestici ad alto asssorbimento, per esempio il phone ed il ferro da stiro. E siccome un cortocircuito altro non è che un innalzamento a valori esagerati dell'intensità di corrente, un magnetotermico blocca anche questo fenomeno e molto prima che possa far danni.
Come si sceglie.
La scelta è prevalentemente legata al valore degli Ampere a cui scatta la protezione. E' ben scritto sull'interruttore stesso come si vede in fig.1.
Un impianto elettrico nella vita reale è formato da molti impianti indipendenti tra loro come già spiegato nell'articolo Il Quadro Elettrico. Se in cucina il forno da problemi ed il Magnetotermico interviene non deve per forza di cose fermarsi l'intero impianto.
Va da se che più circuiti abbiamo installato in casa più facile sarà gestire temporanee interruzioni.
Per scegliere quindi il Magnetotermico servirà sapere due cose:
- quanti Ampere assorbono le utenze
- quante probabilità esistono che siano utilizzate contemporaneamente.
Nessuno chiede un contratto con il fornitore di energia per collegare TUTTO quello che ha in casa nello stesso momento, primo perchè non succede mai e secondo perchè probabilmente non basterebbero neanche 10 kW. Tanto per fare un esempio il circuito dell'illuminazione può essere gestito da un Magnetotermico da 6A, per le prese si usa un valore più grande, di solito 16A. Valori che possono variare a seconda di quanti apparecchi elettrici sono stati previsti.

Quanti Ampere Sto Consumando.
Facile sapere gli Ampere che scorrono in un apparato elettrico, basta leggere la potenza sulla targhetta tenendo bene a mente che per i più piccoli è stampigliata da qualche parte e a volte in rilievo sulla plastica stessa.
In Fig.2 il ferro da stiro dichiara 2200 W praticamente 10 A. Per chi ha voglia è sufficiente fare 2200W diviso 230V = 10A, o poco meno. E' chiaro che il magnetotermico a protezione del circuito che alimenta sia il ferro da stiro che altre prese, dovrà essere superiore ai 10A e in commercio il passo successivo è 16A. Questo è uno dei tanti calcoli che chi installa deve fare.
Quanti poli.
Considerato che in un impianto residenziale servono due fili per alimentare un utenza (fase + neutro) si può sganciare un circuito in tre modi:
- interruzione della sola fase mentre il neutro rimane operativo. In Fig. 3 rappresentato da 1P. La "gobba" e il "quadro" rappresentano le protezioni magnetica e termica. Collegamento povero, tranne in particolari situazioni, sconsigliato.
- interruzione della fase con il circuito magnetico e termico, mentre il neutro è un semplice interruttore, infatti la gobba e il quadro non ci sono. Vedi 1P+N della Fig. 3. Collegamento accettabile.
- interruzione della fase e del neutro ognuno con un circuito magneto-termico dedicato. In Fig. 3 vedi 2P. Miglior collegamento possibile.

Sovraccarico.
Con il termine Sovraccarico si intende una corrente di intensità superiore fino a 10 volte quella considerata "normale". Non è poco.
I guasti che generano una corrente superiore sono considerati Cortocircuiti. Caratterizzati da alte temperature, fusione di materiale, bruciature, fiamme.
I cavi elettrici e le prese sopportano valori di corrente conosciuti che non bisogna superare, pena un riscaldamento eccessivo con gli effetti sopra descritti. Il Magnetotermico impedisce che questi valori siano superati evitando tutte le relative conseguenze intervenendo entro un tempo stabilito che varia in base al valore della corrente. Più è alta più è veloce.
Mi capita spesso di vedere Magnetotermici da 25 Ampere su impianti che ne possono sopportare 15 a malapena. In questi casi, e sono troppi, i Sovraccarichi non sono "visti" e solo un corto circuito farà intervenire l'interruttore. Un impianto zoppo solo per un valore sbagliato.
Molto stupido!

Interruttori in cascata.
In fig.4 si vedono tre Magnetotermici. Il capo, che comanda tutti, lo chiameremo A. Ha una portata di 16A. I due "dipendenti" li chiameremo B, da 16A che serve delle prese e C da 10A che serve un gruppo di luci.
Immaginiamo B con un Sovraccarico.
Ci si aspetta che B intervenga subito e, secondo logica, vogliamo anche che C continui a funzionare regolarmente. Ma con questi valori quasi certamente non succederà perchè sarà A che scatterà bloccando tutti e due i circuiti. E non va bene, non va per niente bene!

Gli interruttori devono essere selettivi, il che significa che saranno scelti e dimensionati in modo che sia interrotto SOLO il circuito che ha il Sovraccarico, e con un Tempismo perfettamente sincronizzato. Questo si ottiene quando le correnti nominali (vedi la voce "terminologia" in fondo all'articolo) hanno un rapporto di almeno 1,6. Nel nostro caso 16Ax1.6=25A. che deve essere il valore di A.
Una soluzione facile diversamente, quando si cominciano a gestire combinazioni più complesse, la selettività è da studiare con molta attenzione.
Non prenderò in esame la selettività da Cortocircuito perchè non riesco a mettere insieme le parole per spiegarlo con semplicità. Resta comunque il concetto che le protezioni devono scattare nelle relative zone lasciando il resto dell'impianto in esercizio.
Magnetotermico accoppiato.
L'interruttore può essere accoppiato ad un Differenziale. In questo caso, oltre a gestire le Sovracorrenti ed i Cortocircuiti si avrà anche la Protezione sulle dispersioni dell'impianto.
Scegli almeno tre Differenziali nel quadro per ottenere un buon risultato, tra questi uno dedicalo alla sola lavatrice.
In fig. 5 un Magnetotermico con Differenziale della Gewiss con il tasto "TEST", cerchiato in rosso, da premere una volta al mese per la verifica del buon funzionamento dell'apparato.
Tra tutte le persone che vedo, clienti, amici e parenti, questa cosa di premere il tasto del differenziale una volta al mese non la sa quasi nessuno. Il fatto è che se il tasto non sgancia l'impianto durante il test significa che non funziona e significa che NON SI E' PROTETTI.
APPROFONDIMENTI
Tipi di curva
Un Magnetotermico ha tre curve di intervento standard:
Tipo B: 3-5 volte In . circuiti con basse correnti di spunto
Tipo C: 5-10 volte In - ohmico induttivi con medie correnti di spunto (usate nel residenziale)
Tipo D: 10-20 volte In - con elevate correnti di inserzione (motori, trasformatori ecc)
In è la corrente nominale di impiego dell’interruttore, ovvero il valore di corrente che l’interruttore, installato in aria libera, può portare in servizio ininterrotto.