Il Decoder
Nei primissimi anni 2000 iniziavano gli esperimenti sul digitale terrestre che gli addetti ai lavori guardavano con grande curiosità ma anche qualche perplessità.
Non era una novità trasmettere molte stazioni su un singolo canale, il satellite lo faceva già da tempo, ma la compatibilità degli impianti allora esistenti e sopratutto quelli datati non era garantita.
Anche se teoricamente non cambiava nulla, si diceva, il pubblico doveva in ogni caso acquistare un apparecchietto chiamato decoder. E questo non era che l'inizio.
Fino ad allora il televisore sintonizzava un canale e mostrava l'unica emittente trasmessa su quella frequenza; il nuovo sistema era totalmente incompatibile.
Come già spiegato (vedi Perchè il Digitale Terrestre) il Multiplex trasmette più emittenti su uno stesso canale a condizione che in casa ci sia una tecnologia adatta.
E' chiara l'esigenza di un'apparato nuovo che facesse questo e che tutti conosciamo come decoder.
In figura si vede bene, è il decoder collegato all'antenna e che si incarica di sintonizzare, scompattare le emittenti, memorizzarle su un numero e richiamarle come e quando si vuole.
Il televisore era relegato a monitor, come quando si guardava il videoregistratore. Tecnicamente non era difficile collegare un monitor da computer per vedere ancora meglio.
Una volta che il Tv sa che deve "far vedere" un ingresso esterno, con il telecomando del decoder si fa tutto, si cambia canale e volume.
In pratica il decoder è un televisore senza il video.
Cosa è cambiato? Indubbiamente la Qualità dell'Immagine, i Servizi Interattivi, la Pay-Tv, le Radio ed anche il fatto che ora un MUX o lo vedi per intero o non lo vedi per niente.
Non esistono più "l'effetto neve", o la sovrapposizione di due emittenti.
Naturalmente con il tempo sono stati adeguati, volenti o nolenti, molti impianti che oggi sono qualitativamente superiori ma anche il lavoro dell'antennista che deve saper gestire e conoscere piuttosto bene questa tecnologia.